La Retrospettiva di Cinema Russo è dedicata quest’anno a tre lungometraggi che porteranno gli spettatori (con ciò si intendono gli studenti dei diversi Corsi di Studio, l’intera comunità dell’Università del Salento e tutti coloro che, a diverso titolo, vorranno partecipare) a compiere un viaggio nel tempo percorrendo tappe della storia e della civiltà russa assolutamente eccezionali.

Viking (regia di Andreij Kravchuk, Russia 2016) è un film che enfatizza, forse in maniera eccessiva, i protagonisti di uno dei momenti fondamentali nella storia dell’antica Rus’.
Basato sulla Cronaca degli anni passati, Viking racconta la storia del principe Vladimir, figura eroica dell’epopea medievale della storia russa, sovrano del X secolo. Il suo ruolo fu determinante per la conversione della Russia, infatti egli abbandonò, per ragioni politiche, il paganesimo e rese il cristianesimo ortodosso la religione di stato. Per poter realizzare l’ambizioso progetto dovette però riconquistare tutti i domini del padre Svyatoslav I e toglierle dalle mani del fratello Jaropolk, al prezzo di grossissimi sacrifici umani nell’atmosfera perfetta di una saga guerriera.

Ironija sud’by, ili S lëgkim parom (L’ironia del destino, ovvero le conseguenze di una sauna!) è un film di produzione sovietica prodotto dalla Mosfil’m, per la regia di El’dar Rjazanov. Fu distribuito nelle sale cinematografiche russe il 31 dicembre 1975 e da quel momento resta il film russo“natalizio” per eccellenza. Ancora oggi, infatti, nel palinsesto televisivo del Capodanno, c’è sempre lo spazio dedicato a Ironija sud’by.
Il film oltre ad essere una spietata critica alle soluzioni architettoniche imposte all’epoca di Brezhnev, come testimonia anche un breve prologo animato che precede il film vero e proprio, è anche una commedia amara degli equivoci, una storia d’amore velata di tristezza.
In epoca recente è stato realizzato il sequel di questo grande classico che, come spesso avviene, non
regge il confronto con l’originale da cui ne scaturisce.


Brilliantovaja ruka (Il braccio di diamanti), film di produzione sovietica prodotto dalla Mosfil’m nel 1968, per la regia Leonid Gaidaj, è ancora oggi un cult del cinema russo. Al momento dell’uscita, fece registrare in URSS il tutto esaurito nelle sale cinematografiche. La trama ruota intorno ad una scottante realtà quale il mercato nero e il traffico di brillanti. Vanta un cast di attori stellari, che si ritrovano, mescolandosi tra “buoni” e “cattivi”, in avventure rocambolesche, velate sempre da considerazioni oscillanti tra il dolce e l’amaro

La proiezione dei film, scandita secondo il calendario della locandina, sarà preceduta da
un’introduzione a cura di Gloria Politi.
Enjoy!

LOCANDINA